Artist: Radiohead
Title: In Rainbows
Genre: Rock
Release Year: 2007
Type: New release
Audio: CD
Non potevano che essere loro i "Radiohead" ad anticipare ancora una volta il futuro. Il settimo album in studio pone almeno tre quesiti: la musica è ancora un’arte? E se sì, qual è il suo prezzo? E ancora, le case discografiche, sono destinate a scomparire?
Nessuno prima della band di Oxford aveva chiesto all’ascoltatore di fare il prezzo, nessuno aveva venduto la propria musica senza intermediari. I Radiohead hanno aggirato anche le piattaforme digitali e ci sono venuti direttamente a casa, senza confezioni né plastica, scontrini o booklet. Dieci canzoni, quarantadue minuti di musica, un album che torna indietro, sposando alla ruvidezza di dischi come “Kid A”, la bellezza oggettiva delle canzoni di “Ok computer”.
Sul contenuto del disco però, nessuna illusione, i testi di Yorke sono tristi e cupi, le sue parole quelle di una persona che sembra aver perso l’amore: “House of cards”, mentre il disco si apre sul tappeto ritmico dell’apertura di “15 step”. “All I need”, pezzo notturno e bellissimo, forse l’apice del disco, con il suono di un pianoforte che avanza minaccioso e la batteria di Phil Selway che continua senza pietà fino alla fine. “Weird fishes/Arpeggi” attacca come un pezzo dei dEUS per poi scivolare lungo il suono nitido della chitarra di un Jonny Greenwood che rimanda a “Street spirit” . Un disco calibrato alla perfezione, che sa quando usare la sperimentazione e quando invece far emergere la bellezza evidente di pezzi come “Nude”, una ballata in stile “Exit music”, chitarra, archi e malinconia, oppure in “Faust arp”, altro gran pezzo con gli archi e il testo che si ripete in un paio di punti, con la voce di Yorke che si fa quasi un sussurro. Band impeccabile, Jonny Greenwood e Ed O’Brien alle chitarre e Colin Greenwood e Phil Selway alla sezione ritmica, e, a fare la differenza, Thomas Edward Yorke, trentanove anni compiuti lo scorso 7 ottobre, e una voce che usa non solo per cantare. Un uomo che vive nel suo tempo e decide di chiudere “In rainbows” con “Videotape”, pezzo simile, nel concetto, a “Bone bomb” con cui Brian Eno concludeva il suo ultimo “Another day on earth”: “Quando sarò ai cancelli del cielo questo sarà il mio video, vi parlerò quando sarà già troppo tardi. Non importa cosa succederà, perché so che oggi è il miglior giorno che io abbia mai visto”. Il pianoforte tiene il tempo e un incedere marziale porta il messaggio: a parlare è un terrorista che ha deciso di farsi esplodere e affida la sue ultime volontà ad un filmato. “Questo è il 21esimo secolo, puoi combatterlo come un cane, ma poi finisci in ginocchio”. E adesso fate voi il prezzo.
Track Listing
1. 15 Step
2. Bodysnatchers
3. Nude
4. Weird Fishes / Arpeggi
5. All I Need
6. Faust Arp
7. Reckoner
8. House Of Cards
9. Jigsaw Falling Into Place
10. Videotape
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