giovedì 6 novembre 2008

CD Review Rock: Cat Stevens - Tea For The Tillerman (Deluxe Edition)
























A inizio anni ‘70 'Cat Stevens' rappresentò il miglior compromesso possibile fra ‘impegno’ e melodia facile: ed anche i cultori dei King Crimson o dei Jethro Tull, si scioglievano alle prime note di 'Wild World', 'Sittin’', 'Father & Son' e 'Peace Train', anche senza capirne le parole.

Nel 1967 Cat Stevens è un promettente cantante inglese, le sue canzoni stanno fra Engelbert Humperdinck e i Kinks e 'Matthew & Son' è andata piuttosto bene come singolo. A un passo dal diventare popstar, il ventenne dal fascino esotico (il vero nome è Steven Demetre Georgiu e il padre è greco-cipriota) si ammala di tubercolosi. Come nel più classico dei racconti edificanti, un lungo soggiorno ospedaliero è occasione di un totale ripensamento umano e artistico. Il Cat Stevens che rientra in scena con 'Mona Bone Jakon' (1969) è un cantautore acustico molto pensoso e molto vicino ad Al Stewart e Ralph McTell. Il grande balzo in avanti arriva con 'Tea For The Tillerman' (qui riproposto in versione Deluxe Edition con 11 bonus tracks), dove resta si l’impostazione cantautoriale, ma si aggiunge una forte componente folk-rock.

Testi di: Cat Stevens

Track Listings

Disc: 1
1. Where Do the Children Play?
2. Hard Headed Woman
3. Wild World
4. Sad Lisa
5. Miles from Nowhere
6. But I Might Die Tonight
7. Longer Boats
8. Into White
9. On the Road to Find Out
10. Father and Son
11. Tea for the Tillerman

Disc: 2
1. Wild World
2. Longer Boats
3. Into White
4. Miles from Nowhere
5. Hard Headed Woman
6. Where Do the Children Play? [from the Majikat Earth Tour]
7. Sad Lisa [from the Majikat Earth Tour]
8. On the Road to Find Out [Live at Kcet-TV]
9. Father and Son [from Yusuf's Café]
10. Wild World [from Yusuf's Café]
11. Tea for the Tillerman

Artist: Cat Stevens
Title: Tea For The Tillerman (Deluxe Edition)
Genre: Folk, rock
Release Year: 2008
Type: Remaster, bonus tracks
Audio: CD2

Testi di: Cat Stevens

1 commento:

Buy Viagra ha detto...

Come nel più classico dei racconti edificanti, un lungo impostazione cantautoriale, ma si aggiunge una forte componente folk-rock.