martedì 24 febbraio 2009

CD Review Rock: Gary Moore - Bad For You Baby























Con 'Bad For You Baby', il chitarrista inglese Gary Moore, esplora ancora una volta le 12 battute del blues con grinta e tanto mestiere!!

Che Gary Moore dedichi la sua anima e il suo corpo alla causa del blues è oramai cosa certa!! Negli ultimo anni la sua discografia non si discosta dal genere in alcun modo, esplorandolo da tutte le latitudini; rivisitandolo attraverso i classici, o con brani di suo pugno. Così è anche per quest'ultimo 'Bad For You Baby' dove le 12 battute vengono rielaborate con fare deciso (il suono e molto duro), con mestiere e tanto, tanto feeling.

Gary Moore questa volta ci da dentro pesante. I 'Riffs' chitarristici suonano si rock/blues, ma decisi e cattivissimi, (il disco piacerà sicuramente agli amanti del rock).

I punti di forza del bluesman inglese sono: il saper manipolare all'infinito il blues come genere, e saper sfruttare la sua chitarra al massimo, attraverso (espressività, scale veloci e feedback) cose che gli riescono sempre a meraviglia.

Da questo album, quattro sono le tracce significative che disegnano la linea del disco: 'Holding On', 'I'll Love You More Than You'll Ever Know', 'Someday Baby' e 'Trouble Ain't Far Behind'. Brani così amorevolmente ben fatti e con feeling da vendere, al punto tale da sentire la chitarra vibrarvi tra le mani. Che sia questa è la vera forza del blues??

Testi di: Gary Moore

Track Listings

1. Bad For You Baby
2. Down The Line
3. Umbrella Man
4. Holding On
5. Walking Thru The Park
6. I Love You More Than You'll Ever Know
7. Mojo Boogie
8. Someday Baby
9. Did You Ever Feel Lonely?
10. Preacher Man
11. Trouble Ain't Far Behind

Artist: Gary Moore
Title: Bad For You Baby
Genre: Rock, blues
Release Year: 2008
Audio: CD1

Testi di: Gary Moore

1 commento:

Buy Viagra online ha detto...

I thought Moore was mellowing he puts the venom back in and delivers a very good blues/Rock powered album. This album to me is a refined 'scars' sound , more controlled and polished yet very punchy and controlled distortion. Moores own penned songs are the stronger for me here as the covers have to much of the heard it all before factor.